FIV nei gatti
La FIV, o «AIDS per gatti», è una malattia virale fatale per il tuo gatto. Per prolungare la sua aspettativa di vita e dare sollievo al compagno, è meglio identificare i sintomi il prima possibile e iniziare i trattamenti. Stiamo facendo il punto.

Cos'è la FIV nei gatti?
La FIV (virus dell'immunodeficienza felina) o Cat AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita del gatto) è una malattia causata da un virus che attacca il sistema immunitario del felino. Tuttavia, il ruolo del sistema immunitario è proteggere da malattie e microbi. Se è indebolito, il gatto viene quindi esposto a infezioni e malattie che possono essere fatali, soprattutto se non vengono curate il prima possibile. La FIV si trasmette da un gatto all'altro, attraverso la saliva, attraverso i rapporti sessuali, attraverso il latte materno, ma anche durante la gestazione (dalla madre ai suoi piccoli) o anche attraverso la lettiera. Devi quindi stare attento, soprattutto durante i combattimenti con altri gatti che potrebbero contaminare i tuoi.
I sintomi della FIV: come identificarli?
All'inizio è difficile identificare la fecondazione in vitro. In effetti, il tuo gatto probabilmente non mostrerà sintomi per almeno 4 settimane, ma rimarrà contagioso per gli altri, senza che il virus compaia.
In questa prima fase, il gatto ha una leggera febbre ed è più stanco del solito, ma rimane complessivamente asintomatico, che può durare diversi anni.
Poi, la salute del gatto è sempre più fragile: questa può iniziare con una perdita di appetito (e quindi perdita di peso), che è un segnale di pericolo per la sua salute e giustifica un consulto con un veterinario, per poi evolvere in malattie ricorrenti, come diarrea, ascessi, congiuntivite. Poiché il sistema immunitario è indebolito, o addirittura quasi inesistente, i gatti sono soggetti a numerose e varie malattie che devono poi essere trattate il prima possibile per evitare complicazioni.
Sebbene l'identificazione della fecondazione in vitro sia complessa, alcuni disturbi dovrebbero avvisarti, soprattutto se si verificano frequentemente:
- Perdita di appetito
- Febbre regolare
- Cappotto molto opaco
- Gengivite
- Infiammazione della bocca
- Infezioni comuni della pelle, degli occhi, del sistema urinario e/o respiratorio
- Diarrea
- Disturbi comportamentali
- Epilessia o problemi neurologici
Come trattare la fecondazione in vitro ed evitare il contagio
Purtroppo, ad oggi, non esiste un vaccino per curare la FIV. Solo una diagnosi precoce, attraverso regolari consultazioni veterinarie, può prolungare la vita di un gatto, curando ogni malattia che si manifesta. I trattamenti possono sostenere il sistema immunitario e anche la dieta ha un ruolo da svolgere, poiché una dieta sana (e anche alcuni integratori alimentari) fornisce al sistema immunitario tutto ciò di cui ha bisogno. Tuttavia, i gatti sono sempre più vulnerabili ed esposti a malattie e infezioni fino alla fine. Per evitare il contagio, è meglio tenere d'occhio il gatto, in modo da evitare il contatto con gatti contaminati, soprattutto in caso di combattimento: bastano i morsi, dovuti alla saliva, per contaminarlo. Notiamo inoltre che i gatti sterilizzati sono leggermente meno esposti alla FIV.
Inoltre, sappi che sebbene si chiami «AIDS per gatti», la FIV non è trasmissibile all'uomo, quindi non sei in pericolo in caso di malattia del tuo compagno, il che ti consente di accompagnarlo fino alla fine.

Puoi vivere con un gatto affetto da FIV?
Se il tuo gatto soffre di FIV, è comunque possibile preservarlo in modo molto semplice. Innanzitutto, tienilo a casa: non solo questo gli impedirà di infettare altri gatti, ma sarà anche meno esposto a determinate malattie (soprattutto a contatto con altri felini). Se hai altri gatti, evita il contatto tra il gatto infetto e gli altri e trascorri del tempo con il tuo gatto malato in modo che non sia completamente isolato. Gioca con lui per allenarlo e divertirlo! Quindi, assicurati di offrirgli pasti completi ed equilibrati, evitando i cibi crudi, che possono contenere parassiti e batteri. Se in casa sono presenti altri gatti, ricordati anche di separare la ciotola del cibo e dell'acqua dagli altri gatti per evitare contaminazioni (fai lo stesso con la lettiera, decontaminandola regolarmente).
Infine, consulta un veterinario molto regolarmente (minimo 2 volte all'anno): ciò consente di eseguire regolarmente esami del sangue e delle urine. Se noti un cambiamento nel comportamento del tuo gatto, fissa un appuntamento il prima possibile.